Un libro che prende spunto dalla storia autobiografica dell'autore. Daniele ha vent'anni e in seguito a una violenta crisi di rabbia viene ricoverato in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio presso il reparto di psichiatria della zona; in stanza con lui Mario, Alessandro, Giorgio e Gianluca, ciascuno con la sua storia e il suo bagaglio di sofferenza. L'incontro tra pazienti allevia la solitudine e mostra a Daniele una prospettiva per altri ignota. Fa riflettere la descrizione degli operatori -medici e infermieri- tutte persone abbruttite dal contatto con il dolore altrui, stanche e disinteressate. Di rado ho letto qualcosa di tanto doloroso e vero sulla sofferenza psichica.
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