La protagonista -senza nome- all’alba dei quarant’anni si interroga sull’essere o non essere madre. La domanda si fa pressante ora che il tempo stringe. È un libro che sembra il dalogo con un’amica che fa entrare il lettore nei suoi pensieri, nei suoi dialoghi interni e nei suoi sogni. Fa pensare alla maternità -e alla non maternità- come qualcosa di complesso che ha più dimensioni e non come un semplice dato di fatto. Credo sia un libro prezioso che parla con discrezione e umanità di una questione importante.
annatalamini
maternità; Sheila Heti.
Aggiornamento: 2 giu 2020
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