Nata nel campo profughi di Rafah l’autrice racconta la vita e i pensieri di una ragazza che non teme di mostrare le contraddizioni del suo -e del nostro- mondo. Questo libro è lo specchio della complessità nella politica, nella società e nelle relazioni in Palestina ma le questioni che pone riguardano tutti i luoghi e tutti gli esseri umani. E’ un libro che per il coraggio con cui dice la verità, mi ha ricordato “la mia guerra all’indifferenza” di Selim Kanaan. Da leggere.
annatalamini
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