Una madre accompagna la figlia in una clinica all’estero per l’intervento che completa la transizione di genere e nell’attesa, fuori dalla sala operatoria, racconta la loro storia, la storia di una bambina che si sente bambino e di una madre costretta ad accettare ciò che non riesce a comprendere.
L’autrice si sofferma sul vissuto della madre di Eva, sulla sua vita, sul suo ingrigirsi e ingobbirsi come donna, come moglie e come figlia. Eva, malgrado il dolore, la fatica e le umiliazioni, non ha dubbi. Lei sa cosa vuole fin dai piccolissima.
Inusuali e preziose le parti che raccontano il sentire di un genitore di fronte alla terapeuta dei figli, il senso di esclusione, la fatica ad affidare il figlio a qualcuno che ha con lui una relazione privilegiata, il senso di sconfitta nel vedere che qualcuno riesce a raggiungerlo dove i genitori non arrivano. Un libro necessario per genitori, figli e terapeuti.
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