E’ un romanzo-non romanzo nel quale l’autore racconta la sua storia di figlio alla ricerca del padre, dissidente politico che è stato ucciso e fatto sparire dal regime libico di Gheddafi. Questo libro, oltre a scuotere emotivamente nel profondo, rende consapevoli di quanto poco si sappia sulla storia della Libia, un paese tanto vicino all’Italia storicamente e culturalmente. Chi comandava gli omicidi è lo stesso Gheddafi che ricordiamo dalle immagini dei telegiornali mentre sfilava fiero tra i nostri potenti per le vie di Roma e questo fa gelare il sangue.
L'autore ci accompagna a riflettere sulla ricerca delle origini come unica via per poter crescere, e sulla fatica -peraltro attualissima in tempi di covid- di far fronte a un lutto senza sapere e senza poter salutare chi se ne va.
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