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annatalamini

Emmanuel Carrère.


In poco più di un mese ho letto molti libri di Carrère: l’avversario, la settimana bianca, a Calais, yoga, facciamo un gioco, V13, vite che non sono la mia. Sono libri difficili da recensire, nei quali c’è davvero tanto. Mi ha rapita -oltre alla scrittura che è perfetta- la capacità di guardare sia il mondo che l’animo umano camminando in bilico tra il distacco e l’invischiamento ma sempre tenendo una distanza che consente al lettore di capire, esplorare, pensare.

Sono libri non semplici ma scritti con una tale maestria che quasi si leggono da soli. Spesso i contenuti sono ruvidi e difficili da digerire, più facile quasi concentrarsi sullo scrittore che su ciò che scrive. Scoprire uno scrittore tanto complesso e prolifico è uno di quei regali che a un certo punto la vita ti fa.



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