La storia di Marina Abramovic che comincia nella Belgrado governata da Tito e termina con il progetto della fondazione MIA per far conoscere le arti performative.
Un’artista controversa, combattiva, che non ha paura di precorrere i tempi mostrando in modo crudo le emozioni universali presenti in chiunque di noi; nonostante la fama e il successo mostra nel libro il senso di solitudine, il dolore per la separazione, l’incapacità di accettare il suo corpo e l’amore controverso per una madre maltrattante. E’ la connessione umana con le persone -celebrata durante “the artisti is present” al MOMA ma fondamentale in tutte le esperienze raccontate nel libro- ciò che plasma nel profondo la vita di Marina. Un libro bellissimo e di facile lettura.
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